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La scoperta del Moscardino al Parco: un segnale positivo per la biodiversità

Foto di Francesco Cecere

 

Una recente scoperta ha portato alla luce un nuovo abitante del Parco: il moscardino (Muscardinus avellanarius), un piccolo roditore arboricolo dal caratteristico colore arancio-dorato. Questo ritrovamento è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione tra Parco Nord Milano e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che da anni si occupano, con l’aiuto delle GEV, del monitoraggio della microfauna presente nell’area.

La scoperta è avvenuta grazie a delle tracce rilevate, nello specifico di peli del moscardino, che sembrano suggerire la sua presenza all’interno del Parco. Questo è un dato particolarmente interessante e felice, poiché indica un arricchimento della biodiversità: il moscardino, infatti, è una specie legata a habitat boschivi complessi e il suo avvistamento qui sottolinea la buona salute e la funzionalità ecosistemica dell’area.

Come ha dichiarato Olivia Dondina, ricercatrice del Laboratorio di Conservazione della Biodiversità dell’Università di Milano-Bicocca, e guida della scoperta:

«Quella nel Parco Nord è la prima segnalazione della specie in un ambiente urbano nel nord Italia. Dimostra che gli interventi di ripristino ambientale fatti in passato hanno permesso di raggiungere un grado di funzionalità ecosistemica sufficientemente alto da ospitare anche le specie più esigenti»

Dondina, inoltre, ha spiegato come la ricostruzione di habitat funzionali nelle città possa avere effetti positivi su problemi come l’inquinamento atmosferico e acustico e come favorisca una ricca interazione tra flora e fauna locali, dato che l’habitat del moscardino qui al Parco comprende siepi e filari con specie come nocciolo, rovo e rosa canina.

Questa scoperta rappresenta un importante traguardo per la conservazione della biodiversità in aree urbane, confermando che anche in città si possono ricreare ecosistemi capaci di accogliere specie rare.

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