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Presidio antifascista al Monumento al Deportato

Sabato 25 febbraio 2023 al Monumento al Deportato di Parco Nord Milano, organizzata e promossa da ANED (Milano e Sesto San Giovanni – Monza) e da ANPI (Milano e Sesto San Giovanni), a seguito degli atti vandalici di stampo neo-fascista che si sono verificati la scorsa settimana.

Ringraziamo tutte le persone, le istituzioni e le associazioni che hanno partecipato e che lavorano attivamente sul territorio come presidio antifascista, per vigilare e mantenere viva la memoria.

Riportiamo di seguito il discorso preparato dal Presidente del Parco Nord Milano, Marzio Marzorati.

Intervento di Marzio Marzorati, Presidente di Parco Nord Milano

Il Monumento al Deportato si trova nel Parco Nord Milano, è per me un onore a nome della Comunità del Parco custodire questo simbolo della memoria. La deportazione e lo sterminio sono stati atti atroci e strazianti che hanno colpito anche il nostro territorio. Questo sacrificio ha generato però il nostro cammino democratico oggi sancito dalla Carta Costituzionale.

Le atrocità compiute dal fascismo e dal nazi-fascismo e ancora di più la deportazione e lo sterminio di milioni di persone da loro perpetrato rappresentano l’apice dell’ideologia totalitaria che vedeva negli ebrei, nei popoli diversi, negli oppositori politici, negli omosessuali, nelle persone disabili solo corpi da non solo uccidere ma da annientare.

Fare memoria non significa soltanto ricordare e onorare, doverosamente, il sacrificio di milioni di persone innocenti, vittime di una violenza fanatica, spietata e disumana ma testimoniare e tramandare la memoria di quei fatti storici vuol dire anche contribuire a creare una cultura della pace, della tolleranza, del rispetto, della comune appartenenza al genere umano

Sono le parole del nostro Presidente Sergio Mattarella al Congresso di ANED il novembre scorso.

È proprio l’ANED che desidero ringraziare per avermi avvertito i giorni scorsi quando un altro atto vandalico ha colpito il nostro Monumento. Sono grato all’associazione e a tutte le associazioni che mantengono viva la memoria e ancora oggi sono impegnati in azioni e gesti contro il ritorno di pratiche neo-fasciste che pregiudicano la nostra convivenza.

Facciamo bene ad essere qui oggi, nessun gesto scellerato deve passare inosservato. Mantenere l’attenzione e la cura significa essere attivi, contrastare l’indifferenza, sostenere l’educazione, alimentare la coscienza civile tra le giovani generazioni e promuovere il dialogo come unico strumento per la risoluzione dei conflitti.

La democrazia è un esercizio costante e richiede perseveranza, impegno, mobilitazione, confronto e determinazione. La democrazia è come un seme che ogni stagione dobbiamo lasciare sulla terra fertile e preparata affinché germogli, ogni volta, per ognuno e ognuna di noi.

Voglio qui con voi ricordare anche un anno di guerra ancora nel cuore dell’Europa. Esprimo vicinanza alla sofferenza della popolazione ucraina. Un anno senza tregua dove hanno parlato solo le armi. “Una sconfitta chiamata guerra” auspico un immediato stop all’aggressione russa e un rapido ritorno alla pace. Le centinaia di manifestazioni che in questi giorni stanno riempiendo le piazze italiane chiedono semplicemente di avviare una trattativa e di fermare le armi: “La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno.”

Grazie quindi a tutti e tutte voi per essere qui, nella nostra società sono ancora vive spinte fasciste e antidemocratiche che dobbiamo contrastare in ogni modo. Ringrazio inoltre la Comunità del Parco e i Sindaci per aver dimostrato di essere uniti e promotori attivi delle iniziative di ricordo e in difesa della democrazia.

n/a