2. PROFILO UTENTE:
Anno |
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sesso | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2006 | Dati popolazione: Provincia Milano |
Maschio | 52,6 | 63,5 | 52,5 | 54,9 | 51,0 | 47,6 | 48,4 |
Femmina | 47,4 | 36,5 | 47,5 | 45,1 | 49,0 | 52,4 | 51,6 |
Totale | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 |
Tab.1 Andamento variabile “genere”
- Si può notare come nella serie storica 1999-2006 ci sia un ribaltamento nel campione del peso dei due indicatori nel tempo, infatti nel 2006 l’indicatore “Maschio” scende per la prima volta sotto la percentuale del 50% nel campione considerato, mentre “Femmina” sale sopra la soglia del 50%.
- Inoltre l’andamento dei due indicatori è in linea con il dato ISTAT del 2005 sulle caratteristiche della variabile genere nella popolazione della Provincia di Milano.
Anno |
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Classe di età | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2006 | Dati popolazione: Provincia Milano |
meno di 30 anni | 18,3 | 19,7 | 24,6 | 30,4 | 11,9 | 29,9 | |
da 30 a 45 anni | 42,0 | 35,5 | 32,0 | 33,5 | 44,3 | 25,7 | |
da 45 a 55 anni | 17,7 | 19,8 | 19,8 | 13,8 | 19,6 | 13,3 | |
da 55 a 65 anni | 15,3 | 17,9 | 17,6 | 14,0 | 13,4 | 13,1 | |
oltre i 65 anni | 6,7 | 7,2 | 6,0 | 8,3 | 10,9 | 18,0 | |
Totale | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 |
Tab.2 Andamento variabile “classe d’età” (no dati 2003)
- Si registra una diminuzione nel 2006 significativa (circa -20%) dell’indicatore “- 30 anni” a cui si accompagna un aumento (circa +10%) di “30-45 anni”; quest’ultimo indicatore risulta avere, nella rilevazione del 2006, un peso percentuale associato maggiore rispetto alle altre rilevazioni.
- L’andamento dei due indicatori potrebbe essere spiegato con il cambiamento della modalità di rilevazione dei dati; se così fosse si potrebbe sostenere che la parte della popolazione di riferimento che, al momento della rilevazione, ha meno di 30 anni d’età è più sensibile alla modalità di rilevazione via internet, che non a quella svolta con il metodo del totem nei centri commerciali.
- La compilazione in internet è una modalità di rilevazione che permette all’intervistato di avere accesso, sul sito del Parco o grazie al servizio di mailing, al link per compilare il questionario e, se interessato, di dedicare del tempo alla sua compilazione, in un momento scelto sulla base di particolari esigenze e motivazioni.
- La modalità di rilevazione tramite totem nel centro commerciale non permette al soggetto di scegliere autonomamente il momento in cui autocompilare il questionario ma richiede la disponibilità, da parte del potenziale intervistato, a dedicare circa 15-20″ del suo tempo libero per rispondere alle domande dell’intervistatore/trice. (Forse un ragazzo/a sotto i 30 anni che si trova all’interno di un centro commerciale non è lo stesso che passa il pomeriggio al Parco, mentre un soggetto dai 30-45 anni potrebbe trovarsi lì, non per passare una parte del suo tempo libero, ma per fare acquisti)
- Prendendo in considerazione un altro punto di vista, questo metodo permette di venire in contatto con chi non utilizza internet abitualmente o non si collega al sito del Parco. Sapendo che con la diminuzione dell’età, aumentano gli indicatori che segnalano un utilizzo frequente di internet, l’idea di non incentivare questo tipo di rilevazione – come invece era stato fatto nelle precedenti rilevazioni – potrebbe aver penalizzato la componente “meno di 30 anni” nel campione di riferimento dell’indagine, mentre potrebbe aver sovrastimato la componente “30-45 anni”.
- Se si opera un confronto tra l’andamento della variabile “classe d’età” e quella “attività professionale” si può notare come alla diminuzione della percentuale associata all’indicatore “meno di 30 anni” non corrisponda una diminuzione dell’indicatore “studente” (tab.3), attività che è normalmente correlata con l’indicatore “meno di 30 anni”; anzi si registra un dato doppio di quello associato all’indicatore nella popolazione provinciale. Questa assenza di correlazione va ad avvalorare l’ipotesi che non si presenti un’effettiva diminuzione dell’indicatore “meno di 30 anni” nel bacino d’utenza del Parco, ma che si è in presenza di una distorsione introdotta dalla modalità di rilevazione del questionario. (sarebbe interessante avere la tabella che incrocia la variabile “classe d’età” con quella “attività professionale” per vedere se sono correlate)
- L’indicatore “45-55 anni” rimane su valori stabili del periodo 1999-2006, intorno al 20%, dopo un calo del 5% nel 2002.
- L’indicatore “55-65 anni”, dopo un aumento dal 1999 al 2000, si attesta su valori stabili tra il 2001 e al 2006.
- L’indicatore “oltre i 65 anni” aumenta stabilmente in tutto il periodo di riferimento (tranne nel 01 leggero calo) (+4% circa totale). Questo indicatore è sottostimato rispetto alla percentuale ad esso associata della popolazione di riferimento della Provincia di Milano, in quanto il Parco Nord essendo uno spazio, per definizione, all’aria aperta è poco appetibile per la popolazione anziana. Si rileva comunque una percentuale associata all’indicatore “oltre 65 anni” del 10,9% di rilevante interesse, in quanto si discosta da quella del dato provinciale solo di pochi punti percentuali Questo dato è motivato dal fatto che il Parco propone spazi e attività dedicati ed accessibili anche alla popolazione “oltre 65 anni”, in particolare i campi bocce e gli orti sociali.
Anno
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Luogo di compilazione del questionario | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2006 |
al Parco | 100,0 | 100,0 | 58,5 | 61,2 | 80,5 | |
da casa/lavoro via Internet | 20,6 | 22,2 | 11,4 | |||
all’esterno di Parco (manifestazioni, biblioteche e URP dei comuni limitrofi) | 20,9 | 16,7 | 7,9 | |||
Totale | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 |
Tab.3 Andamento variabile “luogo di compilazione del questionario”.
- Se si effettua un confronto tra la variabile “classe d’età” e quella “luogo di compilazione del questionario” si registra una connessione significativa tra l’indice “meno di 30 anni” e quello “da casa/lavoro via internet”, infatti nel 2002 quando la compilazione via internet registra un leggero aumento, segue lo stesso andamento anche la numerosità nel campione di riferimento dell’indicatore “meno di 30 anni”.
Anno | ||||||
Professione | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2006 | Dati popolazione:
Provincia di Milano |
Studente | 8,0 | 14,2 | 17,9 | 5,5 | 12,4 | 6,6 |
Lavoratore dipendente | 52,8 | 47,8 | 42,9 | 52,8 | 51,9 | 57,7 |
Lavoratore indipendente | 11,6 | 15,1 | 16,3 | 14,4 | 15,7 | |
Pensionato | 24,6 | 17,9 | 18,3 | 23 | 14,8 | 18,6 |
Senza occupazione | 2,8 | 5,1 | 4,5 | 4,2 | 5,2 | 17,1 |
Totale | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 |
Tab.4 Andamento variabile “attività professionale” (dati 1999 non presenti perché non comparabili)
- L’andamento sui vari indicatori della variabile “attività professionale” è rilevante ai fini dell’eventuale ricerca di una sua connessione significativa con altre variabili (per esempio sulla percezione della sicurezza all’interno del Parco o sulla scelta delle priorità d’intervento di cui il Parco si deve fare promotore).
- L’indicatore “studente” nel campione di riferimento torna ad aumentare nel 2006, dopo un crollo di più del 10% nel 2003.
- La popolazione di studenti che frequenta il Parco è del 12% circa, mentre il dato provinciale è del 6% circa, ciò può voler dire che il Parco, essendo collocato in una zona a forte densità abitativa, gode anche della vicinanza di molti servizi educativi, e quindi è potenzialmente conosciuto e maggiormente fruito da questa popolazione. Infatti scuole, di tutti i livelli formativi, sono collocate nelle vicinanze del Parco ed hanno un interscambio diretto con questo, anche grazie alle attività di educativa ambientale, di cui l’ente si fa promotore. Inoltre la passerella che attraversa Viale Zara, inaugurata nel 2006, e la ristrutturazione a sede universitaria di una palazzina in via Thomas Mann permettono un collegamento maggiore tra Parco e il polo universitario di Milano-Bicocca e quindi incentivano gli studenti a spostarsi al Parco per studiare o nelle pause pranzo.
- L’indicatore “lavoratore dipendente” e quello “indipendente” sono sovrastimati rispetto ai dati Provinciali, a discapito dell’indicatore “senza occupazione” che risulta sottostimato. Questa scarto nei due indicatori (“lavoro dipendente” + “lavoro indipendente” e “senza occupazione”) rispetto al dato provinciale può essere dovuto al metodo di rilevazione che prevede una parte dei questionari compilata dall’intervistatore sulla base delle domande rivolte all’intervistato, in questo caso l’intervistato può essere reticente a dichiararsi nella posizione di disoccupato.
Anno | |||||
Titolo di studio | 2001 | 2002 | 2003 | 2006 | Dati popolazione: Provincia Milano |
Nessun titolo | 2,5 | 1,2 | 1,9 | 6,8 | |
Licenza elementare | 4,3 | 5,2 | 3,9 | 23,6 | |
Diploma di scuola media inferiore | 20,6 | 20,8 | 17,0 | 29,4 | |
Diploma di scuola media superiore | 47,1 | 42,7 | 50,4 | 31,8 | |
Diploma universitario / laurea | 25,6 | 30,1 | 26,8 | 8,4 | |
Totale | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 |
Tab.5 Andamento variabile “titolo di studio”
- Nel campione di riferimento gli indicatori a cui sono associati titoli di studio medio-alti risultano sovrastimati rispetto al dato riferito alla Provincia (il 77,2% è in possesso di diploma superiore o laurea), in particolare rispetto all’indicatore “diploma universitario/ Lauea”.