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Sempre più Parco in mezzo alle città: il Consigliere Andrea Fanzago

Proseguiamo a conoscere le persone che compongono il Consiglio di Gestione del Parco. Il mese scorso vi abbiamo presentato la Consigliera Paola Santeramo, Direttore Regionale di Cia Lombardia, e oggi condividiamo l’intervista ad Andrea Fanzago, Consigliere del Parco dal 2017.

 

Come sei diventato Consigliere del Parco Nord Milano? Durante il mio mandato come Consigliere Comunale di Milano mi sono impegnato a partecipare alle Assemblee di comunità (anche se forse prima non si chiamavano in questo modo, non essendo stata ancora promulgata la legge regionale di riforma dei parchi) in rappresentanza del Comune di Milano, delegato dal Sindaco. Ho quindi partecipato a questi momenti istituzionali sia per il Parco Nord Milano che per il Parco delle Groane, collaborando con i precedenti Presidenti, Gambitta e Manni. Al termine dell’incarico politico istituzionale, nel 2017, mi è stato proposto di mantenere questo collegamento, considerata la mia esperienza precedente. Mi è sembrato quindi utile ed interessante mantenere questo impegno per il Parco Nord
Milano.

Quali sono i temi che più ti stanno a cuore e sui quali vuoi lavorare durante la tua esperienza di Consigliere? L’estensione del Parco Nord Milano, anche se oramai sono poche le zone verdi che possiamo recuperare a parco. Un altro tema è quello della realizzazione del Parco della Città Metropolitana, una vera sfida per il futuro e un obiettivo sempre più strategico, anche in relazione alle politiche ambientali e climatiche, ma altrettanto difficile a causa dei rallentamenti che la riforma prevista delle Città Metropolitane, e delle connesse Provincie, ha subìto in questi ultimi cinque anni.

Quale contributo pensi di poter portare al Parco grazie alle tue esperienze professionali? Non vi sono collegamenti con la professione che svolgo ma certamente sono importanti le esperienze precedenti, come quella di Consigliere Comunale per cui ho svolto tre mandati, quindi complessivamente 15 anni di attività politico-amministrativa. Le relazioni
costruite in quel periodo sono molto utili per svolgere con competenza questo incarico di responsabilità.

 

 

Qual era il tuo rapporto con il Parco prima di diventare Consigliere?
Un importante collegamento con il Parco è il luogo in cui ho vissuto: sono nato in Via Demonte negli Sessanta e quindi posso dire di aver visto nascere il Parco Nord Milano, siamo infatti quasi coetanei, però lui porta meglio gli anni che ha! Inoltre, come dicevo, il collegamento principale coincide con il periodo di Consigliere Comunale durante il quale sono stato anche delegato a partecipare agli incontri del Comitato costituito per la visita di Papa Francesco a Milano nel 2017, un’esperienza che mi ha avvicinato ancora di
più al Parco.

Come vivi oggi il tuo ruolo all’interno del Parco Nord Milano?
Sinceramente in quegli anni non avrei mai pensato di ritornare al Parco con questo incarico. Il ruolo nel Consiglio di Gestione è importante e di responsabilità in quanto abbiamo il compito di valorizzare e custodire un bene comune che è tanto apprezzato dalle persone che abitano in questi quartieri e nei Comuni che lo compongono. Nello stesso tempo occorre far conciliare gli interessi di sviluppo urbanistico dei Comuni con l’esigenza di preservare questo polmone verde che è un parco urbano, un parco in mezzo alle città.

Una cosa che vuoi realizzare nel corso di questo mandato? Oltre agli ambiziosi progetti di estensione del Parco e di creazione di un Parco Metropolitano che sono i temi che più mi stanno a cuore, mi piacerebbe vedere la realizzazione di una Casa dell’acqua all’interno del Parco. L’acqua è un prezioso bene comune e permetterne l’accesso alla comunità che vive il Parco, oltre a rappresentare un servizio utile, sarebbe un invito ad assumere comportamenti quotidiani responsabili e sostenibili.

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