Nell’immaginario di tutti gli animali e il parco sono concetti che vanno bene insieme… ma non sempre è così. Anche gli animali hanno personalità diverse, e esigenze a volte difficilmente conciliabili tra loro; fino a che punto, per esempio, gli animali domestici non disturbano o addirittura danneggiano la fauna selvatica e gli ecosistemi del Parco?
I grandi spazi, il facile accesso, i popolosi quartieri che vi si affacciano, fanno del Parco Nord, infatti, una meta ambita dai proprietari di cani che qui trovano per i loro “beniamini” l’ambiente ideale per farli scorrazzare liberi e “fare conoscenza” coi loro simili.
A volte però succede che i cani inseguano i conigli selvatici, rompano le uova e i nidi dei merli, entrino negli stagni distruggendo le uova di rane e rospi.
E poi ancora: tra i cani che diventano frequentatori quotidiani del Parco, ve ne sono alcuni che non vanno d’accordo e spesso si azzuffano, altri semplicemente giocano correndo liberamente per i prati… Come fare affinché la loro presenza non impedisca a tante altre persone di utilizzare il verde del Parco? Pensiamo ai bambini, agli anziani che passeggiano, ai ragazzi che giocano con il pallone.
Nel tempo, via via che i cani aumentavano esponenzialmente, il Consorzio è intervenuto su questo non banale problema con due strumenti complementari: da un lato, il Regolamento del Parco prevede che i cani siano sempre condotti al guinzaglio, dall’altro sono state individuate delle aree dove i cani possono girare liberi. Queste aree non sono piccoli recinti, ma vere e proprie porzioni di bosco e di prato per diverse decine di ettari e sono segnalate con dei cartelli.